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Edizioni Nuova Cultura

Bucoliche
Rileggendo le Bucoliche di Virgilio
€48.00
Descrizione

Il Bucolicon liber di Virgilio si pone come un’audace opera di frontiera (appunto audax la definisce lo stesso Virgilio al termine delle Georgiche), la quale accanto al fondo spirituale di matrice epicurea, vissuto secondo un ethos nuovo e personale, tesaurizza l’eredità letteraria più preziosa e duratura del neoterismo, ma per proiettarla in più ampi orizzonti artistici, ideologici, esistenziali. Le Bucoliche possono considerarsi la punta di diamante del processo dinamico più cruciale e decisivo nella storia della poesia latina, quello che conduce dall’età cesariana all’età augustea, dallo sperimentalismo innovatore all’esemplare classicità. Con la loro incomparabile trasparenza formale attraggono irresistibilmente il lettore, dandogli anche l’impressione di poter arrivare facilmente a scorgere il fondo di tutti i loro significati. Sennonché, per quanto ci si possa immergere in esse, proprio quella loro limpidezza schiude sempre nuove profondità.

L'Autore

Antonio Marchetta è professore di Lingua e Letteratura Latina nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma ‘La Sapienza’. Fra i suoi studi: Orosio e Ataulfo nell’ideologia dei rapporti romano-barbarici, Roma (Istituto Storico Italiano per il Medio Evo) 1987; I versi teologici nel proemio del de rerum natura di Lucrezio: I 44-49, L’Aquila – Roma 1988; L’autenticità apuleiana del de mundo, L’Aquila – Roma 1991; Due studi sulle Bucoliche di Virgilio. I – L’incipit bucolico di Virgilio: ecl. 2,1. II – La semantica di formosus, Roma 1994; Studi tacitiani, Roma (Casa Editrice Università La Sapienza) 2004; Vittima e Carnefice: l’ambiguità dei ruoli nel Thyestes di Seneca, Roma (Casa Editrice Università La Sapienza) 2010; Vita agreste e poesia agreste nel finale del II libro delle Georgiche di Virgilio, Tivoli (Roma) 2013; Mito e realtà, poesia e vita nel finale delle Georgiche di Virgilio, Tivoli (Roma) 2015; Virgilio e le dinamiche della memoria nelle vicende umane, Roma (Edizioni Nuova Cultura) 2016.

Dettagli

Anno: 2018


Pagine: 494


Formato: 15×23 cm


Peso: 500 g


Colore: B/N


Copertina: Morbida


ISBN cartaceo: 9788833650340

 
Descrizione
L’Etnografia e l’Antropologia culturale possono fornire importanti strumenti teoretici per ricostruire la natura e il ruolo delle parure utilizzate durante il Paleolitico e il Mesolitico in Europa sud-orientale. Gli autori analizzano il ricco repertorio di ornamenti personali impiegati dai cacciatori-pescatori-raccoglitori preistorici che hanno abitato questa ampia regione al fine di individuare le modalità di costruzione simbolica del corpo nel corso del tempo in tali società. Vengono esaminati i gesti coinvolti nella produzione e nell’uso di perline, le modalità di trasmissione delle specifiche conoscenze tecnologiche, il cambiamento dei canoni estetici e la domanda di materiali locali e di origine esotica, quali ad esempio alcuni gasteropodi marini raccolti ad oltre 400 km di distanza dalla regione analizzata. Particolare attenzione viene dedicata alla trasmissione di specifiche tradizioni culturali nel tempo e nello spazio. L’evidenza archeologica viene ulteriormente discussa, adottando una prospettiva che attinge alla comprensione “emica” degli ornamenti in determinati contesti etnografici e attraverso una riflessione sulla rilevanza della modalità di analisi antropologica strutturale sostenuta da Lévi-Strauss.

Gli Autori
Emanuela Cristiani è Professore Associato in Archeologia Preistorica presso la Sapienza Università di Roma. Come archeologa, Emanuela Cristiani si è interessata al simbolismo corporeo e alla tecnologia delle antiche società di cacciatori-raccoglitori dell’Europa meridionale, integrando lo studio della cultura materiale, delle parure e dei resti umani. Emanuela Cristiani è anche direttrice del laboratorio DANTE – Dieta e Tecnologia Antica, una struttura che promuove la ricerca sull’alimentazione e la cultura materiale nell’antichità mediante l’applicazione di metodologie all’avanguardia per lo studio della tecnologia antica e dei resti bioarcheologici. Attualmente Emanuela Cristiani collabora a diversi progetti di ricerca in Italia, Israele, Portogallo, Balcani e Caraibi.

Dušan Borić è RTD-B in Archeologia Preistorica presso la Sapienza Università di Roma. Dušan Borić si è a lungo interessato delle dinamiche di cambiamento culturale e dei processi di trasmissione culturale nella preistoria antica. Ha pubblicato numerosi lavori sulle comunità di cacciatori-pescatori-raccoglitori e le prime società agricole dei Balcani e del Mediterraneo orientale, con particolare enfasi sul loro simbolismo funerario e corporeo, sulla memoria sociale e l’archeologia dei contesti abitativi. Come archeologo, Dušan Borić ha applicato differenti metodologie scientifiche alla ricerca archeologica, principalmente in relazione alla bioarcheologia, agli studi paleonutrizionali, e alla datazione al radiocarbonio in combinazione con la statistica bayesiana.

Dettagli

Anno: 2023

Pagine: 100

Formato: 14×20 cm

Peso: 110 g

Colore: B/N

Copertina: Morbida

ISBN cartaceo: 9788833653761
 

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48.00
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