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Edizioni Nuova Cultura

Fenomenologia del disordine

Prospettive sull'irrazionale nella riflessione sociologica italiana
€5.10 – €17.00

L’ordine sociale è realmente una dimensione “afferrabile” scientificamente, o si tratta di un costrutto privo di fondamento empirico? E se così è, non perderebbe forse di significato anche il suo contrario, cioè il concetto di disordine sociale? Se i due concetti possiedono comunque un fondamento, qual è il “peso” che va attribuito a ciascuno nella spiegazione complessiva dell’organizzazione sociale? E quali le categorie sociologiche per “afferrarli”?
A tale questione è dedicata gran parte dell’attività dei ricercatori sociali in epoca positivista in Italia. Ma anche successivamente, nel nostro Paese si sono succeduti contributi significativi, anche se in alcuni casi passati in sott’ordine.
Il concetto di irrazionale nella società, con il conseguente carico di temi ad esso collegati, come quello di disordine, di conflitto, di “senso condiviso”, assume nella tradizione sociologica italiana una posizione rilevante, che pone quest’ultima, sotto questo specifico aspetto, tra quelle che con più pervicacia ed originalità si sono soffermate, rispetto ad altre, su tali importanti nodi problematici del sapere sociologico.

Andrea Millefiorini è Professore associato di Sociologia politica nella Seconda Università di Napoli, Dipartimento di Psicologia, dove insegna anche Sociologia generale. Tra le sue pubblicazioni: Costruzione di senso e società. Note sul rapporto micro-macro e sul potere politico nei padri della Sociologia, Franco Angeli, Milano 2013; Le ragioni del maggioritario. Il lungo cammino dell’Italia verso una democrazia compiuta, Luiss University Press, Roma 2008; Individualismo e società di massa. Dal XIX secolo agli inizi del XXI, Carocci, Roma 2005; La partecipazione politica in Italia. Azione politica e impegno collettivo negli anni Ottanta e Novanta, Carocci, Roma 2002.[:en]L’ordine sociale è realmente una dimensione “afferrabile” scientificamente, o si tratta di un costrutto privo di fondamento empirico? E se così è, non perderebbe forse di significato anche il suo contrario, cioè il concetto di disordine sociale? Se i due concetti possiedono comunque un fondamento, qual è il “peso” che va attribuito a ciascuno nella spiegazione complessiva dell’organizzazione sociale? E quali le categorie sociologiche per “afferrarli”?
A tale questione è dedicata gran parte dell’attività dei ricercatori sociali in epoca positivista in Italia. Ma anche successivamente, nel nostro Paese si sono succeduti contributi significativi, anche se in alcuni casi passati in sott’ordine.
Il concetto di irrazionale nella società, con il conseguente carico di temi ad esso collegati, come quello di disordine, di conflitto, di “senso condiviso”, assume nella tradizione sociologica italiana una posizione rilevante, che pone quest’ultima, sotto questo specifico aspetto, tra quelle che con più pervicacia ed originalità si sono soffermate, rispetto ad altre, su tali importanti nodi problematici del sapere sociologico.

Andrea Millefiorini è Professore associato di Sociologia politica nella Seconda Università di Napoli, Dipartimento di Psicologia, dove insegna anche Sociologia generale. Tra le sue pubblicazioni: Costruzione di senso e società. Note sul rapporto micro-macro e sul potere politico nei padri della Sociologia, Franco Angeli, Milano 2013; Le ragioni del maggioritario. Il lungo cammino dell’Italia verso una democrazia compiuta, Luiss University Press, Roma 2008; Individualismo e società di massa. Dal XIX secolo agli inizi del XXI, Carocci, Roma 2005; La partecipazione politica in Italia. Azione politica e impegno collettivo negli anni Ottanta e Novanta, Carocci, Roma 2002.

Anno: 2015
Pagine: 224
Formato: 24 x 17 cm
Peso Kg: 0.313
Colore: B/N
Copertina: Morbida
Legatura: Brossura
Lingua: Italiano
ISBN cartaceo: 9788868124571
ISBN digitale: 9788868124663

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