L’autunno della prima era nucleare
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La fine del confronto bipolare è stata accompagnata e, secondo alcune interpretazioni, favorita dai successi conseguiti dalla politica di controllo degli armamenti nella seconda metà degli anni Ottanta. Il primo e più significativo tassello di una nuova architettura di sicurezza in Europa e Asia fu il Trattato sull’eliminazione dei missili a raggio inter-medio (più comunemente INF Treaty), firmato l’8 dicembre 1987 dal presidente statunitense, Ronald Reagan, e dal Segretario generale del PCUS, Michail Gorbačëv. Rimuovendo dal Vecchio continente – e dalle basi sovietiche ad Est degli Urali – centinaia di vettori missilistici armati con testate atomiche, l’accordo siglato a Washington segnò una prima, decisiva, inversione di tendenza nella corsa ‘verticale’ agli armamenti nucleari. Per la prima volta Stati Uniti e Unione Sovietica accettavano di eliminare intere categorie delle loro armi più micidiali, ossia i missili basati a terra con raggio compreso tra 500 e 5.500 km. Questo volume ricostruisce le tappe che portarono a quello storico accordo inserendo le trattative su questi sistemi d’arma nel contesto della fase conclusiva del confronto bipolare, scandita dall’alternarsi tra fasi distensive e momenti di rinnovato confronto.
Alessandro Leonardi è cultore della materia in Storia delle relazioni internazionali presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere (Università di Roma Tre). Dopo aver conseguito il Dottorato di Ricerca presso l’Università di Firenze, ha svolto attività di ricerca archivistica pubblicando su riviste e volumi italiani e internazionali. Basati su documentazione edita e inedita, i suoi lavori affrontano il rapporto tra politica di distensione e strategia atlantica di dissuasione attraverso le prospettive dei governi occidentali, in particolare Stati Uniti, Italia e Regno Unito.
Anno: 2022
Pagine: 534
Formato: 14 x 20 cm
Peso Kg: 0.588
Colore: B/N
Copertina: Morbida
Legatura: Brossura
Lingua: Italiano
ISBN: 9788833655109