La scuola italiana nella Seconda Repubblica

1994 – 2008

27,00 

In questo lavoro viene analizzata la politica scolastica realizzata dai governi e dai ministri che si sono succeduti dal 1994 al 2008, cioè negli anni della cosiddetta “seconda Repubblica”, da Francesco D’Onofrio a Mariastella Gelmini. Con i suoi 11 governi e 7 ministri dell’istruzione la cosiddetta “seconda Repubblica”, scaturita nel 1994 dalla riforma in senso maggioritario e bipolare del sistema elettorale italiano, si è dimostrata finora inidonea a realizzare le grandi riforme della scuola del nostro Paese, esattamente come era accaduto alla “prima Repubblica”, retta da regole di rappresentanza proporzionali e multipolari. In questo volume si ripercorrono le vicende della scuola italiana dal 1994 al 2008 e si offre una chiave interpretativa delle difficoltà che i governi, e più in generale il sistema politico italiano, incontrano anche in questo periodo nel costruire coerenti e durature strategie di innovazione in campo educativo. All’origine di tali difficoltà, presenti sia nella prima che nella seconda Repubblica, non sta il fatto che le maggioranze parlamentari e di governo si formino su base proporzionale o maggioritaria-bipolare, ma altri fattori di tipo politico, istituzionale, sociale e culturale che nel loro insieme bloccano l’innovazione, e in particolare il fenomeno dell’“ostruzionismo di maggioranza”, come fu efficacemente definito dal giurista Piero Calamandrei già nel 1953. Il volume contiene, in appendice, una selezione di tutti i più importanti provvedimenti (leggi, decreti legislativi, regolamenti, altre norme e atti parlamentari) varati dai diversi governi nel periodo considerato.

L'Autore

Orazio Niceforo, nato a Milano, laureato in filosofia, è docente a contratto di “Sistemi scolastici contemporanei” nell’università di Roma Tor Vergata. Già insegnante e preside negli Istituti tecnici, è stato componente di numerose commissioni ministeriali per la riforma dell’istruzione secondaria, per la riforma degli esami di Stato e per la valutazione dei dirigenti scolastici. Dal 1991 al 1999 è stato membro del Consiglio direttivo del Centro Europeo dell’educazione (CEDE, ora INVALSI), ed è vicepresidente della associazione SICESE (Sezione Italiana della Comparative Education Society in Europe), presieduta da Donatella Palomba. Pubblicista, è stato per oltre vent’anni direttore responsabile del trimestrale Scuola democratica, realizzato in collaborazione con Luciano Benadusi, direttore scientifico della rivista. Collaboratore di quotidiani e periodici, è attualmente redattore del mensile Tuttoscuola. Già dirigente dell’ufficio scuola nazionale del PSI tra il 1978 e il 1993, ha pubblicato numerosi saggi e volumi sulla politica scolastica degli ultimi trent’anni, tra i quali La scuola privata. Il dibattito sui “buoni studio” (1986), Profilo di una scuola possibile (1989), L’innovazione difficile (1990), La scuola dell’ulivo (2001).

Anno: 2008
Pagine: 236
Formato: 17 x 24 cm
Peso: 41 g
Colore: B/N
Copertina: Morbida
Legatura: Brossura
Lingua: Italiano
ISBN: 9788861342460

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